In vista dell’inizio di quest’annata, il Cortefranca ha scelto di formare una squadra U15, selezione che di sicuro si sta ben disimpegnando in questa pre-stagione e che disputerà ufficialmente un campionato regionale con giocatrici di pari età. Un progetto ambizioso, ma che parte principalmente da valori sportivi e personali significativi. Ai nostri microfoni abbiamo raggiunto l’allenatrice della squadra, Charlene Fenaroli, che ci ha esposto il progetto, analizzando le caratteristiche ed il percorso di crescita delle nostre ragazze. Queste le sue dichiarazioni:
Ciao Charlene. Quest’anno il Cortefranca ha scelto di creare una nuova squadra U15, per implementare il proprio settore giovanile, ponendoti come allenatrice di queste ragazzine. Cosa hai pensato quando ti hanno proposto questo progetto?
Diciamo che all’inizio non era previsto questo ruolo perché mi sarei occupata del recupero infortuni della prima squadra, ma poi le cose sono un pochino cambiate e sicuramente ho accolto il tutto come una bellissima sfida.  Sono partita con molto entusiasmo, che aumenta ogni giorno per il clima che si respira e sono molto contenta di essere ripagata con altrettanto entusiasmo dalle ragazze e dalla società.
Queste sono ragazze che conosci molto bene, avendole anche allenate in precedenza. Quali pensi siano le principali caratteristiche del gruppo e quanti margini di crescita hanno le giocatrici?
Come dicevo le ragazze hanno un entusiasmo pazzesco e sono molto contagiose, quindi questa per me è la nostra miglior dote che ci permetterà di migliorarci ogni giorno. Ho ragazze molto tecniche, altre molto caparbie, non mancano nemmeno fisicità e intelligenza, oserei dire che c’è un mix perfetto.
Dopo un iniziale periodo di preparazione, nelle prime amichevoli la squadra si sta comportando egregiamente, con tre vittorie con Parma, Brescia CF ed Hellas Verona e una sconfitta di misura con l’Atalanta. Ti aspettavi già un inizio così competitivo?
Non sapevo bene cosa aspettarmi, perché questa per me è una categoria nuova. Quello che però dico sempre alle ragazze è che dobbiamo essere consapevoli di ciò che siamo e non temere nessuno. Il resto poi verrà da sé, quello che conta è lavorare bene e con serenità da parte di tutti.
Adesso vi attende il 1° Memorial Alessandra Bono, che vedrà la presenza di compagini molto accreditate come Milan, Sampdoria e Orobica. Cosa ti aspetti da queste prossime partite?
Ogni partita per noi è importante, è un po’ la verifica di quello che le ragazze hanno appreso durante la settimana. Il torneo che organizziamo sarà una bella vetrina soprattutto perché potremmo confrontarci con realtà diverse dalla nostra, ma come ho detto prima l’obiettivo principale sarà la consapevolezza nei nostri mezzi e cercare di sfruttarli tutti al massimo.
In questa stagione disputerete un campionato di interesse regionale, prima volta assoluta per queste ragazze. Il vostro percorso di crescita passa da qui, quali sono gli obiettivi del club?
Gli obbiettivi sono ben chiari: sicurezza, consapevolezza, responsabilità sono le nostre parole chiave, senza dimenticare la serenità perché non dimentichiamoci che hanno solo 14 anni.
Tornando invece ad una domanda maggiormente personale, quali sono le tue ambizioni nel medio-lungo periodo come allenatrice?
Tra poco inizierò il corso Uefa C in modo da poter ottenere finalmente Uefa B. Per quento riguarda le mie ambizioni non mi pongo limiti, accontentarmi non fa per me, ma allo stesso modo non rincorro con frenesia un determinato obiettivo. Le parole chiave citate sopra sulle quali lavoro con le ragazze valgono anche e soprattutto per il mister, bisogna essere un buon esempio prima di tutto.
Pierfrancesco Modica