Dopo un mese e mezzo di stop, torna alla grandissima il nostro Cortefranca. Le ragazze di mister Mazza hanno infatti dominato nella scontro diretto contro il Palermo, vincendo con un netto 4-1 e costringendo anche le avversarie a giocare in 10 per gran parte della sfida. Una prova di forza la nostra, non dimenticandoci però dell’obiettivo salvezza, da conseguire quanto prima, come detto ai nostri microfoni di coach Nicoletta Mazza. Queste le sue dichiarazioni:
“Poteva essere una partita complicata e invece siamo state brave a indirizzarla subito nel modo migliore. Sicuramente le ragazze hanno fatto grandi salti in avanti, di crescita e speriamo di continuare in questo modo, di macinare punti uno dietro l’altro e salvarci il prima possibile. La prossima partita sarà sulla carta ancora più complicata di questa, noi proveremo in tutti i modi a dire la nostra, con massima serenità e nessun timore, verranno in casa nostra quindi dovranno sudare per portare a casa dei punti.”
Protagonista dell’incontro sicuramente la nostra bomber, Roberta Picchi, autrice di una splendida doppietta con la quale ha dapprima aperto le danze, con una rete da vera centravanti d’area, portando poi il risultato sul 3-1. Questa la sua riflessione al termine del match: “Il risultato è giusto, perché abbiamo mantenuto il possesso palla e siamo sempre stati in fase offensiva noi. Ovviamente i due gol dopo uno stop così sono importanti. Il primo gol è arrivato su una ribattuta di una mia compagna, ho allungato la gamba e sono riuscita a metterla dentro. Il secondo invece su ribattuta del portiere.”
Ed infine, anche un commento da parte di Valentina Velati, che con la sua velocità sulla corsia di destra è sempre risultata una spina nel fianco della retroguardia rosanero, riuscendo anche a siglare una marcatura finale: “In questa partita si è visto il lavoro di un mese e mezzo, siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Devo dire che il primo tempo è partito già molto aggressivo, poi loro sono rimaste anche in 10 e questo ci ha sicuramente da un lato favorito, ma dall’altro sarebbe comunque finito in questo modo, perché la voglia di vincere che avevamo era immensa, era una partita fondamentale ed è andata bene. Quindi avanti così, vincere quelle che si devono vincere e provare a vincere quelle che sulla carta si dice che non possano esserlo.”