Fiore all’occhiello del grande progetto Cortefranca, oltre a Prima Squadra femminile e settore giovanile maschile, di certo non si può non citare la formazione U15 femminile, protagonista in questa stagione di grandissime prestazione e di una crescita individuale e collettiva continua. Abbiamo raggiunto ai nostri microfoni Charlene Fenaroli, allenatrice delle ragazze, che ci ha fatto un punto della situazione di questa prima parte di anno, fra risultati sportivi ed extracampo che l’intero gruppo sta conseguendo. Queste le sue dichiarazioni:
Ciao Charlene, ad inizio anno ci eravamo sentiti e si parlava di un progetto ambizioso, ma comunque nato da poco. Cosa puoi dirci della crescita delle tue ragazze rispetto alla prima fase di campionato?
“Il progetto è nuovo ma, come hai detto tu, ambizioso e questo credo sia la forza motrice che ci stimola ogni giorno a fare meglio. Vale per la società, lo staff tecnico e soprattutto per le ragazze. Come accennato in passato, stiamo lavorando molto sulla consapevolezza, sia individuale che di squadre e credo che la strada intrapresa sia stimolante per tutti.”
State sicuramente disputando un torneo di alta classifica, con la squadra attualmente al 3° posto. Inutile nascondersi, cosa serve per agguantare le prime due posizioni, che significherebbero qualificazione alla fase nazionale?
“Vero, stiamo raccogliendo ottimi risultati, ma credo che più importante sia il percorso che ciascuna delle ragazze ha intrapreso. Dedizione, voglia di mettersi in gioco e soprattutto, come dico sempre, il coraggio di osare, di sbagliare senza timore e senza alibi. Credo siano le radici per affrontare con serenità tutte le sfide che si presenteranno.”
Attualmente siete indietro solamente a Cremonese e Atalanta, uniche due squadre con le quali non avete ottenuto 3 punti in campionato. Cosa sarà importante fare nel girone di ritorno per ottenere punti in queste due gare?
“Le ragazze stanno lavorando bene e stanno migliorando a vista d’occhio, quindi non credo serva altro, se non proseguire su questa strada, senza la frustrazione di vincere, ma semplicemente considerando ogni partita come un’opportunità di crescita importante.”
Durante l’anno avete anche giocato un’importante amichevole contro lo Young Boys, vincendola 2-1, oltre che un trionfo in un torneo con formazioni danesi. Si può dire che, quantomeno a livello giovanile, il calcio italiano abbia ridotto un po’ il gap con le formazioni estere? E sotto quale punto di vista loro ancora primeggiano?
“Forse, ma non ne sono così sicura. In troppi ambienti mancano ancora strutture adeguate e staff competenti per permettere alle ragazze di ottenere il massimo delle loro potenzialità. Mi ritengo fortunata ad avere una società che mi supporta, anche economicamente, per far vivere alle ragazze il maggior numero di esperienze possibili.”
Diverse ragazze hanno già effettuato alcuni allenamenti con la Prima Squadra. Credi che ci sia la possibilità concreta di vedere qualcuna di queste ragazze esser protagonista nel calcio dei grandi in futuro?
“’Assaggiare’ la Prima Squadra credo sia un’esperienza unica ed indimenticabile, ancora mi ricordo quando è successo a me, quindi capisco perfettamente l’entusiasmo, ma allo stesso tempo il timore di confrontarsi con una realtà così diversa da quella del settore giovanile. L’obiettivo è sicuramente quello di vedere più ragazze possibili del nostro settore giovanile in Prima Squadra, quindi continueremo a lavorare in questa direzione, con un ‘sogno’ comune da realizzare.”
A far da eco alle belle parole del mister, anche il capitano della squadra, Anna Belotti, centrocampista di grande qualità e riferimento emotivo dello spogliatoio, che con grande leadership ha raccontato cosa voglia dire giocare per il Cortefranca, delineando anche i suoi obiettivi stagionali:
Da anni oramai siete un gruppo consolidato e vi conoscete molto bene tra di voi. Da quest’anno giocate per il Cortefranca, che ha promosso un’importante progetto per il calcio giovanile. Cos’avete trovato in questa società?
“Arrivando a Cortefranca abbiamo trovato una società solida, organizzata e determinata a raggiungere quelli che sono i suoi obiettivi per questa stagione e questo si vede soprattutto dalla grande fiducia che ci stanno dando dal primo giorno e dalla voglia di fare che la società trasmette. Siamo state fortunate anche perché abbiamo a disposizione uno staff eccellente, a partire da Charlene che già conoscevamo e che è un punto di riferimento fondamentale, abbiamo Roberto che ci ha portato a Cortefranca ed è sempre il nostro primo sostenitore e il presidente Canfora che è molto presente e disponibile nei nostri confronti.”
Tu sei il capitano e una delle leader emotive di questo gruppo. Cosa significa per te portare la fascia al braccio?
“Essere il capitano è una grande responsabilità perché è un ruolo centrale in una squadra e serve a far girare tutto nel verso giusto, ma quando come me si ha la fortuna di avere accanto un gruppo forte e unito come il nostro tutto diventa più facile. Sono orgogliosa di essere capitano di questa squadra perché la considero un po’ come una seconda famiglia e cerco sempre di dare il massimo e di essere un punto di riferimento per ognuna delle mie compagne.”
State sicuramente disputando un campionato di alta classifica, quali sono i segreti del vostro gruppo?
“Sicuramente il fatto di essere unite e di conoscerci bene facilità anche il feeling dentro il campo, poi cerchiamo sempre di dare il massimo e di divertirci, i risultati vengono da sé.”
Insieme ad altre tue compagne, ti sei già allenata con la Prima Squadra, puoi raccontarci l’emozione di quel momento?
“L’allenamento con la Prima Squadra è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita sportiva, quando c’è l’hanno comunicato quasi non ci credevo, e in più è stato il primo “assaggio” di calcio vero quindi un passo molto importante nella mia crescita come atleta. Dico la verità, avevo talmente tanta ansia che pensavo di dimenticarmi come si gioca, poi però piano piano mi sono tranquillizzata e ho iniziato a fare quello che so, senza pensarci troppo e alla fine è andata bene, grazie anche alle ragazze che sono state molto disponibili con noi.”
Se proietti il tuo sguardo fra qualche anno, quali sono i tuoi obiettivi sportivi?
“Per adesso la mia testa è sul campionato e ho come obiettivo il raggiungimento delle fasi finali, più avanti si vedrà dove mi porterà la vita.”
Pierfrancesco Modica