Si è visto pochissimo finora Edon Zhegrova in campo con la Juventus. Di lui ha parlato così un noto opinionista televisivo
Vigilia di Champions League per la Juventus, impegnata mercoledì 22 ottobre nel big match della terza giornata contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu.

C’è una buona notizia per Igor Tudor in vista della sfida contro i Blancos, la seconda negli ultimi tre mesi dopo l’ottavo di finale perso di misura dai bianconeri nell’ottavo di finale del Mondiale per Club. Nella lista dei convocati per Madrid è stato inserito anche Edon Zhegrova che ha subito smaltito il risentimento muscolare accusato nello spezzone di partita disputato con il Kosovo nel match di qualificazione ai Mondiali contro la Svezia.
Si è visto pochissimo, finora, l’ex Lille in maglia bianconera. Arrivato negli ultimi giorni di mercato, Zhegrova sta ancora recuperando la migliore condizione dopo un lungo periodo di inattività. Trentasei i minuti complessivi in campo finora per il kosovaro, subentrato nel finale dei match con Atalanta, Verona e Borussia Dortmund.
Zhegrova e Openda, l’ex bianconero ne parla così: “Come si fa a dire …”
Su Zhegrova e sull’altro rinforzo della Juventus in attacco, Lois Openda, si è soffermato Paolo Di Canio in un intervento su Sky Sport domenica scorsa seguito alla sconfitta della Juve a Como. L’ex calciatore bianconero ritiene che con i due nuovi attaccanti, i bianconeri non possano compiere un salto di qualità: “Ma come si fa a dire grande attacco con Zhegrova e Openda“, comincia così l’analisi dell’opinionista che poi si sofferma singolarmente sui due.

“Openda era un free style che faceva come gli pareva a Lipsia. Poteva girare ed aveva qualcosa di più insieme a Sesko per attaccare gli spazi. Arriva qui e deve avere una specificità per diventare un totem della Juve e far reparto ma non ha grandi numeri nei gol“, questa la critica di Di Canio al belga cui segue anche quella su un Zhegrova “bello da vedere con il sinistro” ma che non basta.
“Dobbiamo ricondurre tutto alle dimensioni internazionali, se esistesse solo il campionato italiano, io sarei d’accordo e abbiamo solo questo e diciamo che sono dei fenomeni. Noi qui vediamo Orsolini e Politano e ci sembra di vedere Robben” conclude Di Canio che ha preso spunto dai nuovi acquisti della Juve per la consueta analisi sulla poco competitività di un calcio italiano al confronto con altri campionati europei. Ai tifosi bianconeri non resta che sperare che la sua analisi si riveli errata nel prosieguo della stagione.





