Sebbene forse con qualche settimana di ritardo, la penisola italiana sarà attraversata da un’ondata di freddo: ecco quando cambia il tempo
Non fatevi ingannare dal calore dei raggi del sole. Non fatevi ingannare dal cielo terso in gran parte delle regioni italiane, con le solite eccezioni riguardanti soprattutto i tratti montani e le località ad alta quota. L’autunno, che da calendario sarebbe arrivato da un mese esatto, sta per produrre i suoi effetti nella vita di milioni di abitanti. Le comode maniche corte, giustificate dalle gradevoli temperature, saranno a breve un lontano ricordo.

Soprattutto nelle regioni del Centro-Sud l’estate è sembrata quasi restia ad andarsene, sebbene le prime avvisaglie di un cambiamento nel clima si siano avvertite nella grande (e per molti fastidiosa) escursione termica sofferta tra il giorno e la notte. Caldo nelle ore diurne, freddo in quelle notturne, per intenderci. Con relative difficoltà anche nel capire che tipo di abbigliamento utilizzare negli orari ‘di confine’ nelle 24 ore tipo quotidiane.
Ecco, per sgomberare il campo da dubbi e da possibili influenze derivanti dall’essersi scoperti troppo e troppo presto, l’autunno ha deciso di essere più coerente. Più in linea col calendario che vede ora la stagione delle foglie entrare davvero nel pieno, dispiegando i suoi effetti più o meno uniformi lungo tutto il Belpaese.
Freddo in arrivo, tutta l’Italia ora si copre
Nonostante, lato precipitazioni piovose, anche nella terza settimana di ottobre parecchie regioni saranno risparmiate dal maltempo (i rovesci sono previsti essenzialmente sulla Liguria, sulle Alpi centro-occidentali e sulla costa Friulana), le temperature subiranno un drastico calo praticamente ovunque.

Si inizierà con l’avere più freddo la notte, con abbassamenti nei gradi rilevati dal termometro che porteranno le regioni del Centro e quelle del Nord a fare i conti con minime davvero basse.
Il sole continuerà a dominare gran parte delle zone della penisola, tanto ad Ovest quanto ad Est, e senza troppe differenze nemmeno per quelle località molto al di sopra del livello del mare. Ma la costante sarà un generale irrigidimento del clima, forse propedeutico, soprattutto nelle zone montane, all’arrivo della prima neve anche a quote relativamente basse.
I primi fiocchi non saranno però visibili prima dell’inizio di novembre, in concomitanza col ripristino dell’ora solare che ci costringerà ad accendere le luci di casa un’ora prima rispetto all’ultima settimana di ottobre.





