Tra poche ore, la nostra U17 maschile affronterà un delicatissimo match di campionato in casa del Cologne, con ambo le squadra attualmente al 2° posto, frutto di 15 punti nelle prime 6 uscite. A presentare il match e il nostro movimento maschile ci ha pensato Matteo Marzocchi, tecnico della formazione U17 e responsabile tecnico delle giovanili maschili del Cortefranca. Queste le sue dichiarazioni:

Con l’U17 state sicuramente disputando un campionato di primissimo livello. Vi aspettavate un impatto così importante sin da subito?

Diciamo che abbiamo cominciato molto bene, ma non mi riferisco ai risultati sul campo che dipendono sempre e spesso da episodi che indirizzano e decidono se si vincono o si perdono le partite, ma piuttosto al modo di stare in campo e al modo in cui stiamo cercando di imporre la nostra idea di calcio in ogni tipo di partita.

Sabato giocherete nel difficile campo del Cologne, squadra al secondo posto a pari punti con voi. Come avete preparato la gara e quali sono le sue sensazioni prima della sfida?

Non abbiamo preparato in modo particolare la partita, come dico sempre ai ragazzi il nostro deve essere un percorso di crescita che avrà degli alti e dei bassi e sicuramente confrontarsi con avversari di livello sarà utile a loro come miglioramento personale qualunque sia il risultato finale. Mi aspetto una bella partita, con tanto agonismo e belle giocate da entrambe le parti.

Quali sono i progetti e gli obiettivi che avete come U17, ma anche come settore giovanile considerando il suo ruolo da responsabile tecnico?

Gli obiettivi come under 17 sono quelli di creare un gruppo coeso con dei sani principi che portino tutti i giocatori ad un miglioramento personale che deve riguardare sia il rettangolo verde che fuori. Come settore giovanile, sul campo, cerchiamo di creare un giocatore “pensante” cioè un giocatore che impari a trovare (attraverso prove ed errori) la soluzione più giusta per risolvere una situazione di gioco. Il nostro compito deve essere quello, ricreando situazioni il più simili possibili alla partita, di migliorare sia le sue scelte sia la velocità con cui avvengono queste scelte.

Qual è la sua idea di calcio e quali invece i principi con il quale lavorate come settore giovanile?

La mia idea di calcio, che poi è quella che ricerchiamo in tutto il settore giovanile, è quella di ricercare e provare a giocare e imporre il nostro gioco. Diciamo non fare partite dove si attende e si gioca sull’errore dell’avversario, ma si prova a creare e costruire qualcosa attraverso il gioco cercando di non buttare la palla e come dicevo prima, cercare di creare un giocatore pensante che sappia trovare da solo in campo la soluzione più corretta.

Ci può raccontare infine il suo obiettivo professionale e i sogni ai quali aspira?

Il mio sogno, che poi è quello che sto ricercando da un po’ di anni a Cortefranca, è quello di creare uno staff di allenatori che condividano in tutto e per tutto il modo di lavorare in modo da poter creare un settore giovanile dove dalla Scuola Calcio alla Prima Squadra si lavori per concetti e principi, naturalmente adeguati alle varie fasce d’età, il più simili possibili e con una certa continuità.

Pierfrancesco Modica