Nella scorsa settimana, sui nostri canali social, abbiamo presentato il nuovo preparatore dei portieri della Prima Squadra e del settore giovanile maschile: Alessandro Rota. Il tecnico si è raccontato ai nostri microfoni, parlando delle motivazioni che l’hanno spinto a scegliere il nostro progetto e delle qualità individuali dei nostri 4 portieri, inclusa anche Moschetto Martina, estremo difensore dell’U15. Queste le sue dichiarazioni:

Salve e grazie ancora per la disponibilità. Inizierei chiedendole di raccontarci brevemente la sua carriera.

Ho cominciato intorno ai sei anni all’oratorio come tutti i ragazzi della mia epoca, giocavo come prima punta il mio fisico e una discreta tecnica mi agevolavano e non trovavo difficoltà particolari ad andare a segno. Un sabato con la squadra decimata dal raffreddore il mister mi chiese se me la sentivo di giocare in porta. Non ne sono più uscito, a sedici anni ho debuttato in Prima Squadra fino a ventiquattro, ho poi subito due infortuni pesanti che mi hanno fatto abbandonare il calcio giocato ed ho iniziato ad allenare. Quattro anni fa ho ottenuto il patentino Uefa per i portieri e ho completato ottenendo nel 2020 il patentino Uefa C.

Quali sono stati le motivazioni principali che l’hanno spinta a scegliere il progetto Cortefranca?

Prima del fermo covid allenavo i portieri della prima squadra del Real Dor in promozione, in più di una occasione visto la mancanza del preparatore per il femminile mi ero fermato ad allenare le ragazze e mi ero trovato molto bene con loro, poi seguivo Piovani che avevo conosciuto alla Feralpi Salò che con Brescia e Sassuolo Women stava facendo cose bellissime e al corso Uefa la relatrice (Ora responsabile del settore femminile per il Milan) mi ha aperto un mondo. La scorsa estate parlando con l’amico Pescini con cui mi sento spesso mi parla del Cortefranca Femminile salito in B che cerca un preparatore per i portieri, gli chiedo se può mettermi in contatto con loro e a fine giugno faccio il primo colloquio col Presidente Canfora. Purtroppo la scelta non cadde su di me, ma mi viene chiesto di allenare il settore giovanile accetto volentieri l’ambiente mi piace, dopo poco il preparatore dei portieri del femminile lascia per problemi personali e mi viene proposto di allenare anche la prima squadra, era quello che volevo fare.

Che differenze specifiche trova nel ruolo del portiere fra calcio maschile e femminile?

La differenza che ho riscontrato è unicamente la forza è genetico, le ragazze si allenano sempre con molto impegno e dedizione, chiedono spesso consigli o si cerca di trovare sempre la strada giusta per migliorare un movimento o una posizione che consenta di effettuare una giocata o una parata nel migliore dei modi in questo le trovo migliori dei colleghi maschi.

In squadra trova estremi difensori di indiscussa qualità, con importanti esperienze alle spalle. Qual è il suo pensiero in merito alle caratteristiche del poker di portieri in rosa?

Giulia Meleddu che ha ottime esperienze con Brescia e Chievo Verona, Sara Ferrari è il portiere della promozione dalla serie C, Giulia Limardi arriva dalla primavera del Torino e Lavinia Boanda che è stata più volte convocata in nazionale Rumena.

Meleddu è sicuramente la più esperta, molto brava nella gestione della difesa fra i pali e nelle uscite, non è ancora al 100% era ferma e abbiamo fatto un lavoro a parte per la sua ripartenza a cui ha risposto benissimo nell’ultima partita con la Pro Sesto ha chiuso con un cleen sheet.

Ferrari non ha ancora potuto giocare causa un infortunio con operazione e si sta allenando in gruppo da poco ma ha già fatto vedere buona qualità e impegno, le prestazioni durante le partitelle in allenamento sono sempre ottime, ha senso della posizione molto bene fra i pali entro breve potrà essere a disposizione del Mister per un eventuale impegno.

Limardi è la piccola del gruppo ma non manca certo la grinta per emergere, il suo impegno durante gli allenamenti è sempre al massimo nell’ultimo periodo è migliorata parecchio, molto brava fra i pali è coraggiosa gli 1vs1 non la spaventano e la rapidità acquisita nell’ ultimo mese ha aumentato questa sua caratteristica, i suoi miglioramenti poi non si sono mai fermati sicuramente una carta che potrà giocarsi nei confronti del Mister.

Boanda è sicuramente un buon portiere momentaneamente dal mio punto di vista penalizzata dal fatto di avere una conoscenza limitata della nostra lingua, brava fra i pali e nella gestione del pallone con i piedi cosa sempre complicata per un portiere.

Volevo segnalare anche Martina il nostro portiere delle fantastiche Under 15 di Mister Charelene, ha una grande attitudine capisce in fretta e non manca certo del coraggio che il ruolo richiede e in futuro sentirete certamente parlare di lei.

Cosa si aspetta da questa stagione da un punto di vista personale e di squadra?

“Mi aspetto una salvezza che le ragazze meritano, stanno lavorando con impegno e grinta, abbiamo avuto qualche infortunio che ci ha frenato ma sono certo che Mister Mazza troverà le soluzioni per portarci fuori da questo momento. Dal punto di vista personale sto facendo un’esperienza che ho voluto e cercato, mi trovo bene con la società e con la squadra è una categoria importante, mi guardo molti video cerco di informarmi e di capire il più possibile di condividere esperienze con colleghi che hanno già operato nel femminile, parlo con le ragazze che alleno sono stupende e mi hanno dato una disponibilità inaspettata, la mia speranza è di vederle giocare tutte e di chiudere questo anno festeggiando la permanenza del Cortefranca in questa categoria. Vuoi sapere se l’anno prossimo torno al maschile? No, voglio continuare questa esperienza e specializzarmi nell’allenamento dei portieri nel femminile, magari se sarà possibile ancora qui.”

Pierfrancesco Modica